"title"=>"A Pasquetta il maltempo è in attenuazione, ma rimane. A nord si fanno i conti con diverse frane e la Marmolada si tinge di rosso",
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La situazione metereologica migliora, ma tra frane e allagamenti, siamo ancora lontani dal detto secondo cui se il tempo è brutto a Pasqua, a Pasquetta sarà bellissimo. Diverse le strade chiuse in tutto il nord del Paese, da est a ovest, con alcune zone che sono isolate. Allerta anche al centro, dall’Emilia Romagna al Lazio. […]
\nL'articolo A Pasquetta il maltempo è in attenuazione, ma rimane. A nord si fanno i conti con diverse frane e la Marmolada si tinge di rosso proviene da Il Fatto Quotidiano.
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La situazione metereologica migliora, ma tra frane e allagamenti, siamo ancora lontani dal detto secondo cui se il tempo è brutto a Pasqua, a Pasquetta sarà bellissimo. Diverse le strade chiuse in tutto il nord del Paese, da est a ovest, con alcune zone che sono isolate. Allerta anche al centro, dall’Emilia Romagna al Lazio.
\nIn Lombardia, dove nel weekend sono stati effettuati 865 interventi di soccorso tecnico urgente tra l’inizio dell’emergenza, il 30 marzo, e le 9.30 del primo aprile, nella notte tra domenica e lunedì le piogge sono state meno intense del previsto e il vento ha causato meno danni di sabato, anche se i Vigili del fuoco hanno dovuto effettuare più di 200 operazioni, quasi la metà tra Milano e Varese, per lo più relative a tagli di piante e allagamenti, ma sono state segnalate anche alcune frane. Per esempio a Leggiuno (Varese) sono state evacuate 3 famiglie dalle proprie abitazioni per l’ingrossamento di un vicino corso d’acqua, mentre a Sondrio le squadre dei pompieri sono in azione sulla SP11 per una frana che ha isolato la Val Tartano.
\nPassata la nottata, il meteo sulla regione di Milano resta ancora instabile, ma l’ondata è in attenuazione e nel capoluogo è tornato il sole. Lato fiumi, il Seveso è rimasto sempre sotto il livello di attenzione, mentre il Lambro si è avvicinato alla soglia dei 2 metri, ma comunque sempre lontano da quella di esondazione dei 3 metri. Nessuna segnalazione particolare da parte dei Vigili del fuoco, decisamente più impegnati sabato notte quando avevano effettuato decine di interventi per rimuovere alberi e piante, così come dalla Polizia Locale. Rientrano quindi l’allerta arancione (moderata) per rischio idrogeologico e l’allerta di livello giallo (ordinaria) per vento forte e temporali diramata domenica dal Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione.
\nSTRADE CHIUSE NELLE VALLI LOMBARDE, LIVIGNO ISOLATA – Non così nelle valli. In Valcamonica, nel Bresciano, il maltempo ha causato disagi per piccole frane e smottamenti. A causa di una frana è chiusa la strada statale 300 del Passo di Gavia e il traffico è stato deviato per raggiungere Ponte di Legno. È stata chiusa anche la Sp39 che collega Edolo all’Aprica, a causa dell’esondazione di alcuni torrenti, all’altezza di via Primavera e di via Nicolina: quindici le persone evacuate in via precauzionale.
\nUno smottamento in territorio svizzero, poi, ha provocato l’interruzione del traffico ferroviario tra Camedo e Locarno lungo la ferrovia Vigezzina-Centovalli, che corre tra Italia e Svizzera. I treni regionali italiani sono regolari, in arrivo i bus sostitutivi per parte della tratta svizzera. Il traffico regionale italiano, tra Domodossola e Re, è regolare. Resta poi chiuso il passo del Foscagno, in Valtellina, per motivi di sicurezza dopo che, nella serata di domenica, una slavina ha travolto tre pali della luce. Sono oltre 60 i centimetri di neve che sono caduti sul territorio. Il gestore della rete elettrica sta lavorando per risolvere il problema e l’intera Livigno è isolata. Il sindaco Remo Galli ha invitato non solo i residenti, ma anche i tanti turisti che si sono recati nella zona per le vacanze di Pasqua, a rimanere in case e negli alberghi perché “la situazione è al limite”. “C’è molta neve in cima al passo – ha affermato in un video postato sui propri canali social – e anche tantissimo vento. Con Anas abbiamo deciso di chiudere la SS301”. Il passo del Foscagno resterà chiuso almeno fino alle 18 di lunedì, mentre sarà chiuso fino a martedì il passo Bernina che sarà aperto in giornata solo fino alla Diavolezza.
\nSMOTTAMENTI IN LIGURIA E PIEMONTE – Non va meglio in Piemonte, dove nella prima mattinata i Vigili del fuoco sono intervenuti in località Arboerio, Comune di Varallo Sesia, per la caduta di un gigantesco masso sulla strada che collega Dovesio con Arboerio. All’arrivo sul posto la squadra dei Vigili del fuoco ha provveduto al ripristino della circolazione stradale in sicurezza permettendo il senso di marcia alternato nell’attesa che venga rimosso il masso che occupa le sede stradale. Non si segnalano feriti. Poco dopo le 6:30, poi, i Vigili del fuoco di Biella sono intervenuti sulla Strada provinciale 200 nel comune di Zumaglia per una frana che invadeva tutta la carreggiata. Arrivati sul posto hanno provveduto immediatamente a far chiudere la strada nel doppio senso fino alla messa in sicurezza. Non si segnalano al momento persone coinvolte.
\nIn Piemonte resta fino a martedì l’allerta arancione per rischio valanghe sui settori alpini settentrionali della regione (Verbano, Valsesia, Canavese) e, per lunedì, anche sulle Alpi Marittime (Cuneese). Sui settori alpini occidentali (Alpi Cozie) l’allerta è gialla.
\nAllerta gialla anche per rischio idrogeologico – frane e allagamenti – sui settori settentrionali, nel Cuneese e nel Novarese. Si sta invece attenuando la crescita del livello del Lago Maggiore, che aveva raggiunto il livello di guardia durante la notte scorsa. Il colmo del Sesia sta transitando a Palestro (Vercelli) con valori di piena ordinaria, così come la piena del Tanaro è attesa a ore ad Alba e Asti.
Anche in Liguria, non molto prima dell’alba, i Vigili del Fuoco di Multedo sono intervenuti sulla SS 456 del Turchino, per una frana. Lo smottamento ha completamente bloccato la carreggiata in località Fado, causando la chiusura della strada. “Sono al momento in corso le operazioni di rimozione del materiale dalla carreggiata: l’obiettivo è procedere alla riapertura a senso unico alternato entro la giornata di oggi”, ha fatto sapere la Regione. “Per quanto riguarda in invece la frana di Bargagli – ha detto l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – si continua a lavorare per rimuovere il materiale, nonostante in queste ore le piogge siano proseguite. L’obiettivo resta quello di riaprire, almeno a senso unico alternato, entro la fine della settimana. Domani alle 18 saremo di nuovo a Bargagli per fare il punto”.
\nNel savonese, poi, uno smottamento ha interessato la statale 582 del Colle di San Bernardo a Zuccarello: è stato istituito il transito a senso unico alternato. La provinciale 25 a Sesta Godano (SP) resta chiusa a causa di una frana, ma non ci sono frazioni né persone isolate. Intanto Arpal ha prolungato fino a lunedì pomeriggio l’allerta gialla idrologica sui bacini grandi del Levante ligure.
\nALLERTA SUL SECCHIA A MODENA – Si ridimensiona poi l’allerta per il maltempo in Emilia-Romagna: l’unica situazione preoccupante rimane quella del fiume Secchia, nel Modenese e per questo l’allerta arancione, in vigore nel Modenese e nel Reggiano, è stata prorogata dalla protezione civile anche per martedì, ma limitata all’area di Modena, quella appunto interessata al propagarsi della piena del Secchia. La piena infatti potrebbe rendere possibile l’occupazione delle aree golenali. L’attenzione resta sempre alta anche nelle aree montane per le possibili frane.
\nCielo grigio, vento e pioggia a sprazzi, con pulviscolo giallo africano, invece, per la Pasquetta sul litorale romano. Una festività sottotono, finora, con picnic quasi azzerati rispetto alla tradizione, e dove i più temerari hanno compiuto un tentativo di scampagnata prima di un “fuggi fuggi” con le avvisaglie di pioggia intorno a mezzogiorno e le presenze, tra Ostia, Fiumicino, Fregene ed altre località a nord e sud di Roma, si sono concentrate per lo più per il classico pranzo del Lunedi dell’Angelo nei ristoranti. E la situazione non migliora, con l’Agenzia Regionale di Protezione civile che ha emesso un’allerta gialla dal pomeriggio e per le successive 6 ore. Si prevedono sul Lazio: precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.
\nTRA 80 e 200 mm di ACQUA SULLE PREALPI CARNICHE – Passando al nord, all’alba sulla A23 è stato temporaneamente chiuso il tratto compreso tra Pontebba e Carnia in direzione Udine, per consentire le operazioni di messa in sicurezza della sede autostradale per una frana all’altezza del chilometro 64, dovuta alle forti piogge. Attualmente, nel tratto interessato il traffico è bloccato e si registrano code in direzione Udine. Chi viaggia verso Udine deve uscire a Pontebba, percorrere la viabilità ordinaria e può rientrare in A23 a Carnia. In Friuli Venezia Giulia, nelle ultime 24 ore sono caduti da 80 a 200 mm circa sulle Prealpi Carniche, fino a 180 mm sulle Prealpi Giulie, valori più bassi sui settori alpini più interni della Carnia e nel Tarvisiano, con massimi intorno a 100/120 mm. Piogge più attenuate in pianura con cumulati intorno a 60 mm sull’alta pianura pordenonese, fra 10 e 30 mm sulle altre zone. Vento forte da sud sui monti in quota, con raffiche fino 120 km/h, Scirocco fino a 60 km/h sulla costa. Quota neve oltre i 2000 m. Sono attese ancora piogge in genere abbondanti, localmente intense sulla fascia orientale e miglioramenti a partire dalla serata.
\nVENETO: ATTENZIONE ALTA A CORSI D’ACQUA E VALANGHE – Quanto al Veneto, il meteo prevede una fase instabile per quasi tutta la giornata, che porterà precipitazioni anche a carattere di rovescio o locale temporale più diffuse e persistenti sulle zone centro-settentrionali con quantitativi da consistenti ad abbondanti specie tra Prealpi e Dolomiti meridionali. Dal pomeriggio/sera le precipitazioni saranno in generale diradamento ma con possibili locali fenomeni di instabilità. Il limite della neve sarà variabile, mediamente intorno a 1700-2000 metri, in calo nella seconda parte di lunedì. Rinforzo dei venti meridionali fino a forti in quota o a tratti anche molto forti alle quote più alte. Alla luce delle previsioni meteo, il Centro Funzionale decentrato della Protezione Civile ha dichiarato la fase operativa di attenzione (allerta gialla) valida fino alle 14 del 2 aprile, per criticità idrogeologica nei bacini Vene-a (Alto Piave), Vene-h (Piave Pedemontano), Vene-b (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone). E per criticità idraulica nei bacini Vene-h (Piave Pedemontano), Vene-b (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-e (Basso Brenta -Bacchiglione), Vene-f (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna), Vene-g (Livenza, Lemene e Tagliamento). L’allerta per il vento forte sui rilievi era stata dichiarata fino alle 14, mentre per il rischio valanghe è dichiarata la fase operativa di attenzione (gialla) per la zona Mont-1 (Dolomiti).
\nMARMOLADA IN ROSSO – Smottamenti e colate di fango, poi, in Trentino, in particolare in valle del Chiese. Il rio Lebrac ha esondato a Sottovillo, nel territorio comunale di Storo, invadendo la statale del Caffaro. La strada è stata interdetta al traffico all’altezza della rotonda in direzione Storo per uno smottamento che al momento è tenuto sotto monitoraggio da parte dei vigili del fuoco volontari. Chiusa alla circolazione fino a martedì anche la provinciale 6 della val di Non, nel tratto di Rumo. Fango sulla statale 43 a Romeno con i vigili del fuoco al lavoro per garantire il transito in sicurezza. Chiusa per motivi di sicurezza anche la strada statale 350 che collega Folgaria alla provincia di Vicenza. Il distacco di due massi, nei pressi delle frane poi ripristinate di novembre e febbraio, e l’allerta meteo hanno infatti indotto il Servizio gestione strade della Provincia autonoma a emettere il provvedimento di stop alla circolazione. Martedì mattina i tecnici effettueranno il sopralluogo per verificare la tenuta della parete che costeggia l’arteria ed eseguire le operazioni di disgaggio di eventuali altre rocce pericolanti.
\nUna nota di colore, infine, sulla Marmolada dove la sabbia del Sahara, complice l’ondata di maltempo e il vento forte soprattutto in quota, si è trasformata in neve rossa. A Punta Penia, 3.343 metri di altezza, infatti il manto nevoso ha assunto la tipica colorazione rossastra della sabbia sahariana. Secondo gli esperti di Meteotrentino, “il fenomeno può accadere soprattutto durante i mesi autunnali ma può verificarsi anche la primavera. La sabbia ha fatto un viaggio di oltre 2.500 chilometri raggiungendo anche le spiagge di Riva del Garda”.
\nL'articolo A Pasquetta il maltempo è in attenuazione, ma rimane. A nord si fanno i conti con diverse frane e la Marmolada si tinge di rosso proviene da Il Fatto Quotidiano.
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