♊️ GemiNews 🗞️
(dev)
🏡
📰 Articles
🏷️ Tags
🧠 Queries
📈 Graphs
☁️ Stats
💁🏻 Assistant
💬
🎙️
Demo 1: Embeddings + Recommendation
Demo 2: Bella RAGa
Demo 3: NewRetriever
Demo 4: Assistant function calling
Editing article
Title
Summary
<p>I risultati delle elezioni municipali in Turchia sono andati meglio del previsto per il principale partito di opposizione, il Chp. La forza politica laica e repubblicana, erede del fondatore della Turchia moderna Kemal Atatürk, ha visto i propri candidati riconfermati a Istanbul, Ankara e lungo le coste dell’Egeo, ma è riuscita a espandersi anche in […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/">Il nuovo orizzonte della Turchia dopo il crollo di Erdogan alle Comunali. Ma insieme all’alternativa laica si affacciano gli estremismi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
Content
<p>I risultati delle <strong>elezioni municipali</strong> in <strong>Turchia</strong> sono andati meglio del previsto per il principale partito di opposizione, il <strong>Chp</strong>. La forza politica laica e repubblicana, erede del fondatore della Turchia moderna <strong>Kemal Atatürk</strong>, ha visto i propri candidati riconfermati a <strong>Istanbul</strong>, <strong>Ankara</strong> e lungo le coste dell’Egeo, ma è riuscita a espandersi anche in aree in precedenza in mano all’opposizione. Il Chp è sempre rimasto in testa e ha lasciato dietro il partito del presidente <strong>Recep Tayyip Erdoğan</strong>, l’<strong>Akp</strong>: è riuscito a mantenere le 14 municipalità vinte nel 2019 e ne ha guadagnate altre 12. “Purtroppo non abbiamo potuto ottenere il risultato che volevamo alle elezioni” ha ammesso il capo dello Stato.</p> <p>L’avanzata del principale partito di opposizione segna una <strong>svolta senza precedenti</strong> da quando Erdoğan è al potere e fornisce indicazioni preziose sul futuro del paese e in particolare sulle prossime presidenziali, previste per il <strong>2028</strong>. Il presidente Erdoğan non potrà più presentarsi, avendo raggiunto il <strong>numero massimo di mandati</strong> previsti dalla legge, e non è stato ancora designato il suo successore, mentre è facile capire chi sarà il candidato del Chp. Il partito è retto al momento da<strong> Özgür Özel</strong>, succeduto a <strong>Kemal</strong> <strong>Kılıçdaroğlu</strong>, uscito sconfitto dalle elezioni presidenziali di giugno 2023 ed estromesso dall’ala riformatrice e più giovane del partito. Özel ha parlato di un “risultato storico” perché “gli elettori hanno deciso di stabilire una nuova politica in Turchia”. A prendere le redini del Chp, adesso, sarà con molta probabilità <strong>Ekrem</strong> <strong>Imamoğlu</strong>, sindaco di Istanbul appena riconfermato con più del 50% delle preferenze. Il primo cittadino della capitale economica del Paese è un personaggio ormai noto a livello nazionale e questa seconda riconferma, unita al generale successo su scala nazionale del partito, mettono in crisi l’idea di una Turchia sotto il totale controllo di Erdoğan e del suo partito.</p> <p>L’Akp ha anche perso due municipalità, <strong>Şanlıurfa</strong> e <strong>Yozgat</strong>, in favore del <strong>Refah</strong>, un partito islamista guidato dal figlio di <strong>Necmettin</strong> <strong>Erbakan</strong>, mentore di Erdoğan. Il Refah aveva sostenuto il capo di Stato turco in occasione delle presidenziali, ma ha preferito presentare i propri candidati alle municipali dopo aver accusato l’Akp di non essere abbastanza fedele <strong>ai dettami dell’Islam</strong>. A sottrarre municipi a Erdoğan è stato anche l’<strong>Mhp</strong>, partito di estrema destra e parte della coalizione di governo di Erdoğan, che ha conquistato due nuove municipalità. Il risultato positivo dei <strong>partiti più estremisti</strong> dello spettro politico turco segna un punto di svolta rispetto al passato, evidenziando la <strong>polarizzazione dell’elettorato</strong> e un rafforzamento della <strong>componente nazionalistica</strong> e <strong>religiosa.</strong> Di questa polarizzazione si erano già viste le prime tracce nelle elezioni nazionali: l’Mhp aveva inaspettatamente raggiunto il 10% delle preferenze e anche i partiti più estremisti – il <strong>Refah</strong> e lo <strong>Zafer</strong> – avevano conquistato dei seggi in Parlamento. Per le strade di Istanbul era poi facile imbattersi in gruppi di <strong>sostenitori di Erdoğan</strong> che festeggiavano alzando in alto le quattro dita, simbolo del nazionalismo turco.</p> <p>In un solo anno, dunque, Erdoğan ha perso popolarità tra i suoi elettori, complice anche una <strong>crisi economica</strong> da cui il Paese non riesce a uscire. Nonostante il cambio drastico imposto dal presidente alle <strong>politiche economiche</strong> dopo le ultime elezioni, <strong>l’inflazione</strong> ha quasi raggiunto il 70% e il valore della lira continua a svalutarsi. A poco sembra servito anche il tentativo di usare<strong> la guerra a Gaza</strong>: Erdoğan ha cercato di presentarsi come il <strong>protettore</strong> del <strong>mondo</strong> <strong>musulmano</strong>, facendo leva sul sentimento di <strong>fratellanza religiosa</strong> e alzando i toni nei confronti di <strong>Israele</strong>, ma le dinamiche nazionali sembra siano state preponderanti nelle scelte dell’elettorato.</p> <p>Poco sorprendete invece il risultato nel sud-est a maggioranza curda. Il partito filo-curdo <strong>Dem</strong>, in precedenza noto come <strong>Hdp</strong>, si è riconfermato in tutti i distretti tranne uno, finito sotto il controllo dell’Mhp. Nel corso della giornata elettorale, però, sono arrivate diverse<strong> denunce di brogli</strong> e nel distretto di <strong>Sur</strong>, a pochi chilometri dalla capitale curda <strong>Diyarbakir</strong>, un militante del partito è stato ucciso durante uno scontro in uno dei seggi. Resta poi il dubbio sulla longevità dei nuovi sindaci nel Sud-Est. Centinaia di primi cittadini sono stati rimossi forzatamente con l’accusa di terrorismo e sostituiti da personaggi fedeli a Erdoğan e al governo e in molti temono che questo copione possa ripetersi. In ogni caso, i risultati delle municipali riaprono la partita per le prossime presidenziali e dimostrano che l’opposizione ha ancora una possibilità di vittoria dopo la sconfitta di giugno.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/">Il nuovo orizzonte della Turchia dopo il crollo di Erdogan alle Comunali. Ma insieme all’alternativa laica si affacciano gli estremismi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
Author
Link
Published date
Image url
Feed url
Guid
Hidden blurb
--- !ruby/object:Feedjira::Parser::RSSEntry published: 2024-04-01 07:31:48.000000000 Z comments: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/#respond entry_id: !ruby/object:Feedjira::Parser::GloballyUniqueIdentifier is_perma_link: 'false' guid: https://www.ilfattoquotidiano.it/?p=7497734 title: Il nuovo orizzonte della Turchia dopo il crollo di Erdogan alle Comunali. Ma insieme all’alternativa laica si affacciano gli estremismi rss_fields: - title - url - summary - author - categories - published - entry_id - comments - content - image author: Futura D'Aprile content: | <p>I risultati delle <strong>elezioni municipali</strong> in <strong>Turchia</strong> sono andati meglio del previsto per il principale partito di opposizione, il <strong>Chp</strong>. La forza politica laica e repubblicana, erede del fondatore della Turchia moderna <strong>Kemal Atatürk</strong>, ha visto i propri candidati riconfermati a <strong>Istanbul</strong>, <strong>Ankara</strong> e lungo le coste dell’Egeo, ma è riuscita a espandersi anche in aree in precedenza in mano all’opposizione. Il Chp è sempre rimasto in testa e ha lasciato dietro il partito del presidente <strong>Recep Tayyip Erdoğan</strong>, l’<strong>Akp</strong>: è riuscito a mantenere le 14 municipalità vinte nel 2019 e ne ha guadagnate altre 12. “Purtroppo non abbiamo potuto ottenere il risultato che volevamo alle elezioni” ha ammesso il capo dello Stato.</p> <p>L’avanzata del principale partito di opposizione segna una <strong>svolta senza precedenti</strong> da quando Erdoğan è al potere e fornisce indicazioni preziose sul futuro del paese e in particolare sulle prossime presidenziali, previste per il <strong>2028</strong>. Il presidente Erdoğan non potrà più presentarsi, avendo raggiunto il <strong>numero massimo di mandati</strong> previsti dalla legge, e non è stato ancora designato il suo successore, mentre è facile capire chi sarà il candidato del Chp. Il partito è retto al momento da<strong> Özgür Özel</strong>, succeduto a <strong>Kemal</strong> <strong>Kılıçdaroğlu</strong>, uscito sconfitto dalle elezioni presidenziali di giugno 2023 ed estromesso dall’ala riformatrice e più giovane del partito. Özel ha parlato di un “risultato storico” perché “gli elettori hanno deciso di stabilire una nuova politica in Turchia”. A prendere le redini del Chp, adesso, sarà con molta probabilità <strong>Ekrem</strong> <strong>Imamoğlu</strong>, sindaco di Istanbul appena riconfermato con più del 50% delle preferenze. Il primo cittadino della capitale economica del Paese è un personaggio ormai noto a livello nazionale e questa seconda riconferma, unita al generale successo su scala nazionale del partito, mettono in crisi l’idea di una Turchia sotto il totale controllo di Erdoğan e del suo partito.</p> <p>L’Akp ha anche perso due municipalità, <strong>Şanlıurfa</strong> e <strong>Yozgat</strong>, in favore del <strong>Refah</strong>, un partito islamista guidato dal figlio di <strong>Necmettin</strong> <strong>Erbakan</strong>, mentore di Erdoğan. Il Refah aveva sostenuto il capo di Stato turco in occasione delle presidenziali, ma ha preferito presentare i propri candidati alle municipali dopo aver accusato l’Akp di non essere abbastanza fedele <strong>ai dettami dell’Islam</strong>. A sottrarre municipi a Erdoğan è stato anche l’<strong>Mhp</strong>, partito di estrema destra e parte della coalizione di governo di Erdoğan, che ha conquistato due nuove municipalità. Il risultato positivo dei <strong>partiti più estremisti</strong> dello spettro politico turco segna un punto di svolta rispetto al passato, evidenziando la <strong>polarizzazione dell’elettorato</strong> e un rafforzamento della <strong>componente nazionalistica</strong> e <strong>religiosa.</strong> Di questa polarizzazione si erano già viste le prime tracce nelle elezioni nazionali: l’Mhp aveva inaspettatamente raggiunto il 10% delle preferenze e anche i partiti più estremisti – il <strong>Refah</strong> e lo <strong>Zafer</strong> – avevano conquistato dei seggi in Parlamento. Per le strade di Istanbul era poi facile imbattersi in gruppi di <strong>sostenitori di Erdoğan</strong> che festeggiavano alzando in alto le quattro dita, simbolo del nazionalismo turco.</p> <p>In un solo anno, dunque, Erdoğan ha perso popolarità tra i suoi elettori, complice anche una <strong>crisi economica</strong> da cui il Paese non riesce a uscire. Nonostante il cambio drastico imposto dal presidente alle <strong>politiche economiche</strong> dopo le ultime elezioni, <strong>l’inflazione</strong> ha quasi raggiunto il 70% e il valore della lira continua a svalutarsi. A poco sembra servito anche il tentativo di usare<strong> la guerra a Gaza</strong>: Erdoğan ha cercato di presentarsi come il <strong>protettore</strong> del <strong>mondo</strong> <strong>musulmano</strong>, facendo leva sul sentimento di <strong>fratellanza religiosa</strong> e alzando i toni nei confronti di <strong>Israele</strong>, ma le dinamiche nazionali sembra siano state preponderanti nelle scelte dell’elettorato.</p> <p>Poco sorprendete invece il risultato nel sud-est a maggioranza curda. Il partito filo-curdo <strong>Dem</strong>, in precedenza noto come <strong>Hdp</strong>, si è riconfermato in tutti i distretti tranne uno, finito sotto il controllo dell’Mhp. Nel corso della giornata elettorale, però, sono arrivate diverse<strong> denunce di brogli</strong> e nel distretto di <strong>Sur</strong>, a pochi chilometri dalla capitale curda <strong>Diyarbakir</strong>, un militante del partito è stato ucciso durante uno scontro in uno dei seggi. Resta poi il dubbio sulla longevità dei nuovi sindaci nel Sud-Est. Centinaia di primi cittadini sono stati rimossi forzatamente con l’accusa di terrorismo e sostituiti da personaggi fedeli a Erdoğan e al governo e in molti temono che questo copione possa ripetersi. In ogni caso, i risultati delle municipali riaprono la partita per le prossime presidenziali e dimostrano che l’opposizione ha ancora una possibilità di vittoria dopo la sconfitta di giugno.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/">Il nuovo orizzonte della Turchia dopo il crollo di Erdogan alle Comunali. Ma insieme all’alternativa laica si affacciano gli estremismi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> categories: - Mondo - Erdogan - Turchia summary: | <p>I risultati delle elezioni municipali in Turchia sono andati meglio del previsto per il principale partito di opposizione, il Chp. La forza politica laica e repubblicana, erede del fondatore della Turchia moderna Kemal Atatürk, ha visto i propri candidati riconfermati a Istanbul, Ankara e lungo le coste dell’Egeo, ma è riuscita a espandersi anche in […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/">Il nuovo orizzonte della Turchia dopo il crollo di Erdogan alle Comunali. Ma insieme all’alternativa laica si affacciano gli estremismi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> url: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/il-nuovo-orizzonte-della-turchia-dopo-il-crollo-di-erdogan-alle-comunali-ma-insieme-allalternativa-laica-si-affacciano-gli-estremismi/7497734/ carlessian_info: news_filer_version: 2 newspaper: Il Fatto macro_region: Italy image: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/04/01/elezioni-turchia-1200-1050x551.jpg
Language
Active
Ricc internal notes
Imported via /Users/ricc/git/gemini-news-crawler/webapp/db/seeds.d/import-feedjira.rb on 2024-04-01 19:46:44 +0200. Content is EMPTY here. Entried: title,url,summary,author,categories,published,entry_id,comments,content,image. TODO add Newspaper: filename = /Users/ricc/git/gemini-news-crawler/webapp/db/seeds.d/../../../crawler/out/feedjira/Italy/Il Fatto/2024-04-01-Il_nuovo_orizzonte_della_Turchia_dopo_il_crollo_di_Erdogan_alle_-v2.yaml
Ricc source
Show this article
Back to articles