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<p>“Non c’è nessun boicottaggio” ma la “doverosa” riflessione sul “rischio di cosiddetto ‘dual use’ di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche“, cioè ricerche finalizzate all’ambito civile “ma potenzialmente anche militare“. È quanto chiarisce il direttore della Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio, in merito alla decisione del Senato accademico di chiedere al Ministero degli Esteri di […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/normale-di-pisa-il-direttore-sullo-stop-al-bando-con-israele-nessun-boicottaggio-rischi-dual-use-civile-militare/7498041/">Normale di Pisa, il direttore sullo stop al bando con Israele: “Nessun boicottaggio, ma rischi ‘dual use’ civile-militare”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p>“Non c’è <strong>nessun boicottaggio</strong>” ma la “doverosa” riflessione sul “<strong>rischio</strong> di cosiddetto <strong>‘dual use’</strong> di alcune <strong>ricerche scientifiche e tecnologiche</strong>“, cioè ricerche finalizzate all’ambito civile “ma <strong>potenzialmente anche militare</strong>“. È quanto chiarisce il direttore della <strong>Scuola Normale di Pisa</strong>, <strong>Luigi Ambrosio</strong>, in merito alla <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/29/anche-la-normale-di-pisa-chiede-lo-stop-agli-accordi-con-israele-ispiriamo-la-nostra-attivita-allarticolo-11-della-costituzione/7495480/">decisione del Senato accademico</a> di chiedere al Ministero degli Esteri di rivalutare il <strong>bando Maeci</strong> Italia-Israele. Si tratta di un bando relativo all’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica <strong>siglato dai governi</strong> di Roma e Tel Aviv.</p> <p>A chiedere <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/03/27/20-atenei-in-lotta-per-s-militarizzare-luniversita/7492969/">lo <strong>stop</strong> al progetto sono state tante università</a> italiana <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/20/luniversita-di-torino-non-partecipa-al-bando-con-israele-e-precisa-gli-altri-accordi-restano-attivi-meloni-preoccupante/7485978/">a partire dall’Ateneo di <strong>Torino</strong></a>, che hanno acceso i riflettori sul rischio che queste ricerche possano avere un fine anche militare, proprio mentre è in corso nella <strong>Striscia di Gaza</strong> la guerra di Israele scaturita dagli attentati di <strong>Hamas</strong> del 7 ottobre. “In questo momento storico riteniamo<strong> doveroso e urgente</strong> promuovere una <strong>riflessione</strong> non solo interna, ispirata dall’<strong>Articolo 11 della nostra Costituzione</strong>, in merito al rischio di cosiddetto ‘dual use’ -civile ma potenzialmente anche militare- di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche”, spiega il direttore della Normale. “È in quest’ottica – aggiunge Ambrosio – che abbiamo chiesto al Ministero degli Esteri di riconsiderare attentamente i bandi di cooperazione con <strong>tutti gli stati esteri</strong> che coprono non solo l’area strettamente scientifica, ma anche quella <strong>industriale</strong> e <strong>tecnologica</strong>, a partire da quello emesso nei mesi scorsi nell’ambito degli accordi Italia-Israele, al fine di offrire <strong>garanzie</strong> in tal senso alla comunità degli studiosi, oggi e in futuro”.</p> <p>“Non boicottiamo, e non chiediamo a nessuno di boicottare”, sottolinea ancora il direttore intervenuto per “chiarire alcuni equivoci che stanno caratterizzando le discussioni in corso”. “La Normale è e resta <strong>aperta alla collaborazione</strong> con studiosi e atenei di tutto il mondo”, aggiunge Ambrosio: “Nella mozione facciamo riferimento a <strong>diverse iniziative</strong> di studio e confronto, tra le quali il recente stanziamento per assegni di ricerca su tematiche relative allo studio del contesto e del conflitto di <strong>Israele</strong> e <strong>Palestina</strong>, per i quali auspichiamo in particolare <strong>candidature di studiosi sia israeliani sia palestinesi</strong>“. Non si tratta di una presa di posizione in merito al conflitto Israelo-Palestinese “a meno che non si voglia ritenere tale la richiesta”, sottolinea il direttore che ricorda come, su questo punto, la posizione della Normale coincide con quella “ufficiale del Parlamento italiano e del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, “di rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco”, ha sottolineato.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/normale-di-pisa-il-direttore-sullo-stop-al-bando-con-israele-nessun-boicottaggio-rischi-dual-use-civile-militare/7498041/">Normale di Pisa, il direttore sullo stop al bando con Israele: “Nessun boicottaggio, ma rischi ‘dual use’ civile-militare”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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È quanto chiarisce il direttore della <strong>Scuola Normale di Pisa</strong>, <strong>Luigi Ambrosio</strong>, in merito alla <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/29/anche-la-normale-di-pisa-chiede-lo-stop-agli-accordi-con-israele-ispiriamo-la-nostra-attivita-allarticolo-11-della-costituzione/7495480/">decisione del Senato accademico</a> di chiedere al Ministero degli Esteri di rivalutare il <strong>bando Maeci</strong> Italia-Israele. Si tratta di un bando relativo all’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica <strong>siglato dai governi</strong> di Roma e Tel Aviv.</p> <p>A chiedere <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/03/27/20-atenei-in-lotta-per-s-militarizzare-luniversita/7492969/">lo <strong>stop</strong> al progetto sono state tante università</a> italiana <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/20/luniversita-di-torino-non-partecipa-al-bando-con-israele-e-precisa-gli-altri-accordi-restano-attivi-meloni-preoccupante/7485978/">a partire dall’Ateneo di <strong>Torino</strong></a>, che hanno acceso i riflettori sul rischio che queste ricerche possano avere un fine anche militare, proprio mentre è in corso nella <strong>Striscia di Gaza</strong> la guerra di Israele scaturita dagli attentati di <strong>Hamas</strong> del 7 ottobre. “In questo momento storico riteniamo<strong> doveroso e urgente</strong> promuovere una <strong>riflessione</strong> non solo interna, ispirata dall’<strong>Articolo 11 della nostra Costituzione</strong>, in merito al rischio di cosiddetto ‘dual use’ -civile ma potenzialmente anche militare- di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche”, spiega il direttore della Normale. “È in quest’ottica – aggiunge Ambrosio – che abbiamo chiesto al Ministero degli Esteri di riconsiderare attentamente i bandi di cooperazione con <strong>tutti gli stati esteri</strong> che coprono non solo l’area strettamente scientifica, ma anche quella <strong>industriale</strong> e <strong>tecnologica</strong>, a partire da quello emesso nei mesi scorsi nell’ambito degli accordi Italia-Israele, al fine di offrire <strong>garanzie</strong> in tal senso alla comunità degli studiosi, oggi e in futuro”.</p> <p>“Non boicottiamo, e non chiediamo a nessuno di boicottare”, sottolinea ancora il direttore intervenuto per “chiarire alcuni equivoci che stanno caratterizzando le discussioni in corso”. “La Normale è e resta <strong>aperta alla collaborazione</strong> con studiosi e atenei di tutto il mondo”, aggiunge Ambrosio: “Nella mozione facciamo riferimento a <strong>diverse iniziative</strong> di studio e confronto, tra le quali il recente stanziamento per assegni di ricerca su tematiche relative allo studio del contesto e del conflitto di <strong>Israele</strong> e <strong>Palestina</strong>, per i quali auspichiamo in particolare <strong>candidature di studiosi sia israeliani sia palestinesi</strong>“. Non si tratta di una presa di posizione in merito al conflitto Israelo-Palestinese “a meno che non si voglia ritenere tale la richiesta”, sottolinea il direttore che ricorda come, su questo punto, la posizione della Normale coincide con quella “ufficiale del Parlamento italiano e del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, “di rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco”, ha sottolineato.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/normale-di-pisa-il-direttore-sullo-stop-al-bando-con-israele-nessun-boicottaggio-rischi-dual-use-civile-militare/7498041/">Normale di Pisa, il direttore sullo stop al bando con Israele: “Nessun boicottaggio, ma rischi ‘dual use’ civile-militare”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> categories: - Cronaca - Gaza - Israele - Ministero degli Esteri - Pisa - Striscia di Gaza - Università summary: | <p>“Non c’è nessun boicottaggio” ma la “doverosa” riflessione sul “rischio di cosiddetto ‘dual use’ di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche“, cioè ricerche finalizzate all’ambito civile “ma potenzialmente anche militare“. È quanto chiarisce il direttore della Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio, in merito alla decisione del Senato accademico di chiedere al Ministero degli Esteri di […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/normale-di-pisa-il-direttore-sullo-stop-al-bando-con-israele-nessun-boicottaggio-rischi-dual-use-civile-militare/7498041/">Normale di Pisa, il direttore sullo stop al bando con Israele: “Nessun boicottaggio, ma rischi ‘dual use’ civile-militare”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> url: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/normale-di-pisa-il-direttore-sullo-stop-al-bando-con-israele-nessun-boicottaggio-rischi-dual-use-civile-militare/7498041/ carlessian_info: news_filer_version: 2 newspaper: Il Fatto macro_region: Italy image: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/04/01/Imagoeconomica_220118-1-1050x551.jpg
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