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<p>Vertigini, mal di testa, stanchezza, nausea e perdite di memoria. Sono questi i malesseri che da circa 8 anni hanno colpito numerosi diplomatici e agenti governativi statunitensi. Nel corso degli anni è stata soprannominata “Sindrome dell’Avana“, per i primi casi registrati nel 2016 in alcuni membri del personale dell’ambasciata Usa nella capitale cubana. Adesso viene […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/unarma-segreta-russa-dietro-la-sindrome-dellavana-lipotesi-dellinchiesta-sui-malesseri-degli-agenti-di-cia-e-fbi/7497763/">“Un’arma segreta russa dietro la Sindrome dell’Avana”. L’ipotesi dell’inchiesta sui malesseri degli agenti di Cia e Fbi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p>Vertigini, mal di testa, stanchezza, nausea e perdite di memoria. Sono questi i <strong>malesseri</strong> che da circa 8 anni hanno colpito <strong>numerosi diplomatici</strong> e <strong>agenti governativi</strong> statunitensi. Nel corso degli anni è stata soprannominata “<strong>Sindrome dell’Avana</strong>“, per i primi casi registrati nel <strong>2016</strong> in alcuni membri del personale dell’ambasciata Usa nella capitale cubana. Adesso viene fuori – secondo quanto emerso dall’indagine congiunta condotta da <em>The Insider</em>,<em> 60 Minutes</em>, noto programma tv della <em>Cbs</em>, e <em>Der Spiegel</em> – che dietro il misterioso disturbo che ha colpito<strong> più di 1.500</strong> diplomatici e agenti Usa nel mondo ci potrebbe essere la <strong>Russia</strong>.</p> <p>L’ipotesi è che l<strong>‘intelligence russa</strong> possa avere utilizzato – contro funzionari diplomatici, ufficiali della <strong>Cia</strong>, agenti dell’<strong>Fbi</strong>, <strong>ufficiali militari</strong> e le loro famiglie – un’<strong>arma segreta ad alta energia</strong>. Uno scenario che poco più di un anno fa era stato quasi totalmente escluso dagli Stati Uniti: una vasta indagine degli 007 americani aveva infatti concluso che era “<strong>molto improbabile</strong>” che un “<strong>nemico straniero</strong>” fosse il responsabile della sindrome dell’Avana.</p> <p>La recente inchiesta giornalista, però, ribalta lo scenario: l’indagine, che ha raccolto decine di <strong>testimonianze</strong>, ha scoperto prove che suggeriscono che gli “incidenti sanitari anomali” potrebbero avere la loro origine nell’uso di armi ad energia diretta utilizzate da membri dell’<strong>unità russa GRU 29155</strong>. “Membri della famigerata<strong> squadra di sabotaggio</strong> dell’intelligence militare del Cremlino sono stati collocati sulla scena di sospetti attacchi contro personale governativo statunitense all’estero e loro familiari”, scrive <em>The Insider</em>. L’inchiesta annovera tra le prove il fatto che membri anziani dell’unità abbiano ricevuto <strong>premi</strong> e <strong>promozioni</strong> per il lavoro relativo allo <strong>sviluppo di “armi acustiche non letali”</strong>, un termine usato nella letteratura scientifico-militare russa per descrivere sia il suono che la radiofrequenza, basati su dispositivi ad energia diretta. Questi e altri agenti assegnati all’Unità 29155, che viaggiano sotto copertura, sarebbero poi stati <strong>geolocalizzati</strong> in luoghi in tutto il mondo appena prima o al momento della segnalazione di incidenti sanitari anomali.</p> <p>A <em>60 minutes</em>, parla, tra gli altri, <strong>Greg Edgreen</strong>, un tenente colonnello dell’esercito ora in pensione che ha condotto le indagini del Pentagono sulla sindrome. “Purtroppo non posso entrare nei dettagli – ha detto Edgreen – Ma posso dirvi che fin dall’inizio ho iniziato a concentrarmi su Mosca”. Edgreen ha spiegato che gli agenti presi di mira erano quelli con le <strong>migliori prestazioni</strong>: “E c’era costantemente un <strong>nesso con la Russia</strong>“, ha detto. Gran parte degli individui colpiti hanno dichiarato di aver udito, prima della comparsa dei sintomi, una specie di <strong>ronzio</strong> proveniente da una direzione specifica, di durata variabile tra i 20 secondi e i 30 minuti, mentre altri una leggera pressione o vibrazione sulla testa. La sindrome, fino a oggi, non ha ancora una spiegazione scientifica ufficiale e condivisa.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/unarma-segreta-russa-dietro-la-sindrome-dellavana-lipotesi-dellinchiesta-sui-malesseri-degli-agenti-di-cia-e-fbi/7497763/">“Un’arma segreta russa dietro la Sindrome dell’Avana”. L’ipotesi dell’inchiesta sui malesseri degli agenti di Cia e Fbi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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Nel corso degli anni è stata soprannominata “<strong>Sindrome dell’Avana</strong>“, per i primi casi registrati nel <strong>2016</strong> in alcuni membri del personale dell’ambasciata Usa nella capitale cubana. Adesso viene fuori – secondo quanto emerso dall’indagine congiunta condotta da <em>The Insider</em>,<em> 60 Minutes</em>, noto programma tv della <em>Cbs</em>, e <em>Der Spiegel</em> – che dietro il misterioso disturbo che ha colpito<strong> più di 1.500</strong> diplomatici e agenti Usa nel mondo ci potrebbe essere la <strong>Russia</strong>.</p> <p>L’ipotesi è che l<strong>‘intelligence russa</strong> possa avere utilizzato – contro funzionari diplomatici, ufficiali della <strong>Cia</strong>, agenti dell’<strong>Fbi</strong>, <strong>ufficiali militari</strong> e le loro famiglie – un’<strong>arma segreta ad alta energia</strong>. Uno scenario che poco più di un anno fa era stato quasi totalmente escluso dagli Stati Uniti: una vasta indagine degli 007 americani aveva infatti concluso che era “<strong>molto improbabile</strong>” che un “<strong>nemico straniero</strong>” fosse il responsabile della sindrome dell’Avana.</p> <p>La recente inchiesta giornalista, però, ribalta lo scenario: l’indagine, che ha raccolto decine di <strong>testimonianze</strong>, ha scoperto prove che suggeriscono che gli “incidenti sanitari anomali” potrebbero avere la loro origine nell’uso di armi ad energia diretta utilizzate da membri dell’<strong>unità russa GRU 29155</strong>. “Membri della famigerata<strong> squadra di sabotaggio</strong> dell’intelligence militare del Cremlino sono stati collocati sulla scena di sospetti attacchi contro personale governativo statunitense all’estero e loro familiari”, scrive <em>The Insider</em>. L’inchiesta annovera tra le prove il fatto che membri anziani dell’unità abbiano ricevuto <strong>premi</strong> e <strong>promozioni</strong> per il lavoro relativo allo <strong>sviluppo di “armi acustiche non letali”</strong>, un termine usato nella letteratura scientifico-militare russa per descrivere sia il suono che la radiofrequenza, basati su dispositivi ad energia diretta. Questi e altri agenti assegnati all’Unità 29155, che viaggiano sotto copertura, sarebbero poi stati <strong>geolocalizzati</strong> in luoghi in tutto il mondo appena prima o al momento della segnalazione di incidenti sanitari anomali.</p> <p>A <em>60 minutes</em>, parla, tra gli altri, <strong>Greg Edgreen</strong>, un tenente colonnello dell’esercito ora in pensione che ha condotto le indagini del Pentagono sulla sindrome. “Purtroppo non posso entrare nei dettagli – ha detto Edgreen – Ma posso dirvi che fin dall’inizio ho iniziato a concentrarmi su Mosca”. Edgreen ha spiegato che gli agenti presi di mira erano quelli con le <strong>migliori prestazioni</strong>: “E c’era costantemente un <strong>nesso con la Russia</strong>“, ha detto. Gran parte degli individui colpiti hanno dichiarato di aver udito, prima della comparsa dei sintomi, una specie di <strong>ronzio</strong> proveniente da una direzione specifica, di durata variabile tra i 20 secondi e i 30 minuti, mentre altri una leggera pressione o vibrazione sulla testa. La sindrome, fino a oggi, non ha ancora una spiegazione scientifica ufficiale e condivisa.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/unarma-segreta-russa-dietro-la-sindrome-dellavana-lipotesi-dellinchiesta-sui-malesseri-degli-agenti-di-cia-e-fbi/7497763/">“Un’arma segreta russa dietro la Sindrome dell’Avana”. L’ipotesi dell’inchiesta sui malesseri degli agenti di Cia e Fbi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> categories: - Mondo - Ambasciata Usa - Ambasciate - Cia - Fbi - L'Avana - Russia - Usa summary: | <p>Vertigini, mal di testa, stanchezza, nausea e perdite di memoria. Sono questi i malesseri che da circa 8 anni hanno colpito numerosi diplomatici e agenti governativi statunitensi. Nel corso degli anni è stata soprannominata “Sindrome dell’Avana“, per i primi casi registrati nel 2016 in alcuni membri del personale dell’ambasciata Usa nella capitale cubana. Adesso viene […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/unarma-segreta-russa-dietro-la-sindrome-dellavana-lipotesi-dellinchiesta-sui-malesseri-degli-agenti-di-cia-e-fbi/7497763/">“Un’arma segreta russa dietro la Sindrome dell’Avana”. 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