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<p>Allora, la sala cinematografica è in crisi o la democrazia dal basso ci/la salverà? Da che parte guardi il mondo tutto dipende, cantava qualcuno</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/cosa-succede-al-cinema-gli-incassi-di-food-for-profit-di-giulia-innocenzi-e-quarto-potere-di-nuovo-in-sala-pareggiano-quelli-di-film-ad-alto-budget/7500010/">Cosa succede al cinema? Gli incassi di Food for Profit di Giulia Innocenzi e Quarto Potere (di nuovo in sala) pareggiano quelli di film ad alto budget</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p><strong>Cinema in sala in Italia 2024: crisi o democrazia dal basso?</strong> Quando il 18 marzo 2024 al quinto posto nel box office è apparso il documentario <em><strong>Food for profit</strong></em> di <strong>Giulia Innocenzi</strong> in molti hanno sfregato gli indici sugli occhi. Ma come, un documentario che mostra le atrocità degli allevamenti intensivi su mucche, maiali e polli zeppi di antibiotici, sussidi europei e sversamenti inquinanti in ogni dove, <strong>è tra i maggiori incassi nel sistema distributivo cinematografico italiano</strong> a fine inverno con le sale a pieno regime? La risposta è sì. Quindici giorni con proiezioni mirate e organizzate capillarmente e la lillipuziana <strong>Mescalito Film</strong> ha guadagnato oltre 210mila euro e nel mese di aprile, viste le proiezioni già organizzate per settimane in mezza Italia, probabilmente arriverà oltre i 300mila. Un caso isolato? Difficile dirlo.<strong> Facile registrarne un altro</strong>. Dal 24 marzo è uscito in sala <em><strong>Quarto potere</strong></em>. Il capolavoro di <strong>Orson Welles</strong> datato 1939, versione restaurata in un semplice <strong>2K</strong> e distribuita da <strong>I Wonder Classics</strong>. In una decina di giorni uno dei film più iconici e studiati della storia del cinema ha messo in cassa più di 200mila euro. E continuerà pure lui a macinare qualche altro euro facendo diventare un piccolo investimento – qualche migliaio di euro – un eccellente successo in sala. Certo l’abitudine al “film evento” (vedi alla voce <strong>Nexo Digital</strong>) ce l’eravamo fatta, anche se ristretta a un giorno o due, fate tre, di programmazione blindata, biglietti tutti venduti in prevendita e giù la serranda. Qui invece i<strong> case study</strong> sembrano mettere in luce una targetizzazione accurata, puntuale, autosufficiente, una specie curiosa di democrazia distributiva e spettatoriale dal basso. Del resto per capire l’andazzo ai piani altissimi basta guardare gli incassi di <em><strong>Finalmente l’alba</strong></em>, film tra i più costosi degli ultimi anni per l’industria italiana, in Concorso a Venezia, e soprattutto diretto da<strong> Saverio Costanzo</strong> ovvero il regista del successo planetario <em><strong>L’amica geniale</strong> </em>in tv. A fronte di 29 milioni di euro di budget la sala a febbraio 2024 ha concesso poco più di 400mila euro d’incassi. Praticamente i ricavi di Food for profit e Quarto potere insieme, con qualche pop corn e milk shake in meno. Allora, la sala cinematografica è in crisi o la democrazia dal basso ci/la salverà? Da che parte guardi il mondo tutto dipende, cantava qualcuno.</p> <p>Scartabellando i dati 2024 al 30 marzo<strong> gli incassi progressivi sono di 135 milioni e 400mila euro e qualcosa</strong>, più del 2023 (107milioni e rotti, tra cui i 36 milioni dell’exploit<em><strong> C’è ancora domani</strong></em> di Paola Cortellesi), del 2022 (66 milioni e 724mila), ma meno del 2018 (175 milioni), del 2019 (197milioni) e del 2017 (201 milioni) pre Covid. Il 2024 è un anno comunque anomalo perché è quello in cui in cima al box office nel pieno della stagione invernale ci è arrivato un film come<em><strong> Perfect days</strong></em>, ambientato in Giappone, prodotto da un giapponese e diretto da un regista tedesco che aveva fatto il suo 40 anni fa (senza mai arrivare sul podio) come <strong>Wim Wenders</strong>; o<strong> Il ragazzo e l’airone</strong>, film di animazione sì ma non targato dai sempiterni Disney-Pixar-Stati Uniti, ma di un regista giapponese come <strong>Hayao Miyazaki</strong>. Le prime quattro settimane dell’anno sono state quelle dei sold out (veri) con quasi 25 milioni di incassi tra l’1 e il 6 gennaio e quasi 12 milioni tra il 22 e i 27 gennaio, proprio quando Miyzaki e Wenders spopolavano. Anche se poi a scaricare gli incassi di un giorno festivo, e pasquale, come l’1 aprile, per arrivare terzi al box office italiano bastano i 14mila spettatori e 109mila euro di <em><strong>Priscilla</strong></em>, il film della figlia di<strong> Francis Ford Coppola</strong>, Sofia, sulla moglie di Elvis Presley interpretata da Cailee Spaeny. Fare di necessità virtù anche per le grandi major, insomma. E sembra piuttosto complesso e articolato costruire un ponte d’incassi floridi che porti ai blockbuster di maggio e giugno: Furiosa: A Mad Max Saga (23 maggio) e Inside Out 2 (19 giugno). Reboot e sequel che, appunto, rimescolano comunque nel già dato e già visto. In attesa di un autunno e inverno 24/25 che nemmeno a Hollywood, dopo il devastante ma munifico sciopero degli attori e sceneggiatori, sono ancora riusciti a costruire.<strong> Figuriamoci in Italia. Navigare a vista</strong>. E sia chiaro: le sorprese, come abbiamo visto, saranno ben accette.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/cosa-succede-al-cinema-gli-incassi-di-food-for-profit-di-giulia-innocenzi-e-quarto-potere-di-nuovo-in-sala-pareggiano-quelli-di-film-ad-alto-budget/7500010/">Cosa succede al cinema? Gli incassi di Food for Profit di Giulia Innocenzi e Quarto Potere (di nuovo in sala) pareggiano quelli di film ad alto budget</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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Gli incassi di Food for Profit di Giulia Innocenzi e Quarto Potere (di nuovo in sala) pareggiano quelli di film ad alto budget rss_fields: - title - url - summary - author - categories - published - entry_id - comments - content - image author: Davide Turrini content: | <p><strong>Cinema in sala in Italia 2024: crisi o democrazia dal basso?</strong> Quando il 18 marzo 2024 al quinto posto nel box office è apparso il documentario <em><strong>Food for profit</strong></em> di <strong>Giulia Innocenzi</strong> in molti hanno sfregato gli indici sugli occhi. Ma come, un documentario che mostra le atrocità degli allevamenti intensivi su mucche, maiali e polli zeppi di antibiotici, sussidi europei e sversamenti inquinanti in ogni dove, <strong>è tra i maggiori incassi nel sistema distributivo cinematografico italiano</strong> a fine inverno con le sale a pieno regime? La risposta è sì. Quindici giorni con proiezioni mirate e organizzate capillarmente e la lillipuziana <strong>Mescalito Film</strong> ha guadagnato oltre 210mila euro e nel mese di aprile, viste le proiezioni già organizzate per settimane in mezza Italia, probabilmente arriverà oltre i 300mila. Un caso isolato? Difficile dirlo.<strong> Facile registrarne un altro</strong>. Dal 24 marzo è uscito in sala <em><strong>Quarto potere</strong></em>. Il capolavoro di <strong>Orson Welles</strong> datato 1939, versione restaurata in un semplice <strong>2K</strong> e distribuita da <strong>I Wonder Classics</strong>. In una decina di giorni uno dei film più iconici e studiati della storia del cinema ha messo in cassa più di 200mila euro. E continuerà pure lui a macinare qualche altro euro facendo diventare un piccolo investimento – qualche migliaio di euro – un eccellente successo in sala. Certo l’abitudine al “film evento” (vedi alla voce <strong>Nexo Digital</strong>) ce l’eravamo fatta, anche se ristretta a un giorno o due, fate tre, di programmazione blindata, biglietti tutti venduti in prevendita e giù la serranda. Qui invece i<strong> case study</strong> sembrano mettere in luce una targetizzazione accurata, puntuale, autosufficiente, una specie curiosa di democrazia distributiva e spettatoriale dal basso. Del resto per capire l’andazzo ai piani altissimi basta guardare gli incassi di <em><strong>Finalmente l’alba</strong></em>, film tra i più costosi degli ultimi anni per l’industria italiana, in Concorso a Venezia, e soprattutto diretto da<strong> Saverio Costanzo</strong> ovvero il regista del successo planetario <em><strong>L’amica geniale</strong> </em>in tv. A fronte di 29 milioni di euro di budget la sala a febbraio 2024 ha concesso poco più di 400mila euro d’incassi. Praticamente i ricavi di Food for profit e Quarto potere insieme, con qualche pop corn e milk shake in meno. Allora, la sala cinematografica è in crisi o la democrazia dal basso ci/la salverà? Da che parte guardi il mondo tutto dipende, cantava qualcuno.</p> <p>Scartabellando i dati 2024 al 30 marzo<strong> gli incassi progressivi sono di 135 milioni e 400mila euro e qualcosa</strong>, più del 2023 (107milioni e rotti, tra cui i 36 milioni dell’exploit<em><strong> C’è ancora domani</strong></em> di Paola Cortellesi), del 2022 (66 milioni e 724mila), ma meno del 2018 (175 milioni), del 2019 (197milioni) e del 2017 (201 milioni) pre Covid. Il 2024 è un anno comunque anomalo perché è quello in cui in cima al box office nel pieno della stagione invernale ci è arrivato un film come<em><strong> Perfect days</strong></em>, ambientato in Giappone, prodotto da un giapponese e diretto da un regista tedesco che aveva fatto il suo 40 anni fa (senza mai arrivare sul podio) come <strong>Wim Wenders</strong>; o<strong> Il ragazzo e l’airone</strong>, film di animazione sì ma non targato dai sempiterni Disney-Pixar-Stati Uniti, ma di un regista giapponese come <strong>Hayao Miyazaki</strong>. Le prime quattro settimane dell’anno sono state quelle dei sold out (veri) con quasi 25 milioni di incassi tra l’1 e il 6 gennaio e quasi 12 milioni tra il 22 e i 27 gennaio, proprio quando Miyzaki e Wenders spopolavano. Anche se poi a scaricare gli incassi di un giorno festivo, e pasquale, come l’1 aprile, per arrivare terzi al box office italiano bastano i 14mila spettatori e 109mila euro di <em><strong>Priscilla</strong></em>, il film della figlia di<strong> Francis Ford Coppola</strong>, Sofia, sulla moglie di Elvis Presley interpretata da Cailee Spaeny. Fare di necessità virtù anche per le grandi major, insomma. E sembra piuttosto complesso e articolato costruire un ponte d’incassi floridi che porti ai blockbuster di maggio e giugno: Furiosa: A Mad Max Saga (23 maggio) e Inside Out 2 (19 giugno). Reboot e sequel che, appunto, rimescolano comunque nel già dato e già visto. In attesa di un autunno e inverno 24/25 che nemmeno a Hollywood, dopo il devastante ma munifico sciopero degli attori e sceneggiatori, sono ancora riusciti a costruire.<strong> Figuriamoci in Italia. Navigare a vista</strong>. E sia chiaro: le sorprese, come abbiamo visto, saranno ben accette.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/cosa-succede-al-cinema-gli-incassi-di-food-for-profit-di-giulia-innocenzi-e-quarto-potere-di-nuovo-in-sala-pareggiano-quelli-di-film-ad-alto-budget/7500010/">Cosa succede al cinema? Gli incassi di Food for Profit di Giulia Innocenzi e Quarto Potere (di nuovo in sala) pareggiano quelli di film ad alto budget</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> categories: - Cinema - Giulia Innocenzi summary: | <p>Allora, la sala cinematografica è in crisi o la democrazia dal basso ci/la salverà? Da che parte guardi il mondo tutto dipende, cantava qualcuno</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/cosa-succede-al-cinema-gli-incassi-di-food-for-profit-di-giulia-innocenzi-e-quarto-potere-di-nuovo-in-sala-pareggiano-quelli-di-film-ad-alto-budget/7500010/">Cosa succede al cinema? Gli incassi di Food for Profit di Giulia Innocenzi e Quarto Potere (di nuovo in sala) pareggiano quelli di film ad alto budget</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p> url: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/cosa-succede-al-cinema-gli-incassi-di-food-for-profit-di-giulia-innocenzi-e-quarto-potere-di-nuovo-in-sala-pareggiano-quelli-di-film-ad-alto-budget/7500010/ image: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/04/03/foodforprofit1200-1050x551.jpg
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