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<p>L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a fare lo slalom tra aule di tribunale e campagna elettorale. L’ultima “fortuna” del tycoon è stata quella di essere riuscito a pagare la cauzione da 175 milioni di dollari dopo la condanna per frode della Trump Organization e mentre ancora si stava attendendo la decisione della […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/don-hankey-il-re-dei-prestiti-chi-e-luomo-che-ha-pagato-la-cauzione-da-175-milioni-di-dollari-per-trump/7500129/">Don Hankey, “il re dei prestiti”: chi è l’uomo che ha pagato la cauzione da 175 milioni di dollari per Trump</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p>L’ex presidente degli Stati Uniti <strong>Donald Trump</strong> continua a fare lo slalom tra aule di tribunale e campagna elettorale. L’ultima “fortuna” del <strong>tycoon</strong> è stata quella di essere riuscito a pagare la <strong>cauzione da 175 milioni di dollari</strong> dopo la condanna per frode della <strong>Trump Organization</strong> e mentre ancora si stava attendendo la decisione della Corte d’appello. Come? Grazie al miliardario <strong>Don Hankey</strong> e al suo <strong>Knight Insurance Group</strong>. Il miliardario californiano ha infatti detto all’<em>Associated Press</em> di aver pagato la cauzione dell’ex presidente – rigorosamente con denaro in contanti e azioni – per <strong>motivi d’affari e non politici</strong>.</p> <p>In passato, <strong>Hankey</strong> ha fatto donazioni alla campagna elettorale di <strong>Trump</strong> come anche al partito repubblicano. La maggior parte delle sue entrate? Dai <strong>prestiti automobilistici</strong>, oltre a essere il principale azionista di una banca online, la <strong>Axos Bank</strong>, che ha spesso concesso prestiti a Trump, sia per la sua <strong>Trump Tower</strong> a Manhattan e sia per il suo <strong>Doral golf resort</strong> a Miami. Al <em>Los Angeles Business Journal</em>, un anno fa, <strong>Hankey</strong> disse che i suoi due errori più grandi, all’inizio della carriera, furono “fare affari solo con gente onesta e fidarsi del proprio istinto nel capire chi sia onesto”. La Corte d’appello americana si era già pronunciata nei confronti di Trump abbassando la cauzione (inizialmente stabilita a <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/18/trump-non-riesce-a-coprire-la-cauzione-da-464-milioni-di-dollari-dopo-la-condanna-per-gli-asset-gonfiati/7483749/">454 milioni di dollari</a>). E gli avvocati dell’ex presidente avevano fatto sapere di essersi rivolti, inutilmente, a<strong> 30 compagnie di assicurazione</strong> che avevano richiesto una garanzia del 120% del valore della cauzione più il 3% di spese.</p> <p>“Il re dei mutui auto subprime” possiede diverse aziende. La principale è la <strong>Westlake Financial</strong>, la più importante compagnia americana per presiti ai rivenditori di auto, che consente loro di proporli ai clienti al momento dell’acquisto. L’azienda – che tratta spesso auto usate – è fiorita durante il <strong>Covid-19</strong> quando, grazie agli assegni governativi, molti americani si sono trovati denaro contante e il costo delle auto ha subito un’impennata a causa di problemi nella catena di approvvigionamento.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/don-hankey-il-re-dei-prestiti-chi-e-luomo-che-ha-pagato-la-cauzione-da-175-milioni-di-dollari-per-trump/7500129/">Don Hankey, “il re dei prestiti”: chi è l’uomo che ha pagato la cauzione da 175 milioni di dollari per Trump</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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