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🗞️La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura”

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La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura”

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2024-04-03 - F. Q. (from Il Fatto)

La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito […] L'articolo La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura” proviene da Il Fatto Quotidiano.

La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla cassa integrazione Covid della società Visibilia, e la ministra non si è presentata davanti a Montecitorio per la difesa. Per l’esecutivo ha parlato la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che è arrivata a chiedere al Parlamento di “rispettare la magistratura”. Ora bisognerà capire quando ci sarà il voto: il centrodestra vorrebbe chiedere l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula della Camera e mettere al voto, subito dopo l’esame della proposta di legge sui teatri storici, le due mozioni di sfiducia contro i ministri in modo da “chiudere il capitolo” entro oggi. Il dibattito sul caso Santanché – Contro la ministra del Turismo è intervenuta la deputata M5s Chiara Appendino: “Daniela Santanché decide per i suoi interessi o per quelli dell’Italia?”, ha detto annunciando il voto a favore della mozione di sfiducia. Ma “la sua vicenda non è solo giudiziaria. E’ politica. Per voi serve aspettare il rinvio a giudizio di una ministra che ha mentito davanti al Parlamento? Per voi la dignità non esiste”, ha aggiunto la deputata rivolgendosi ai banchi del centrodestra e ricordando che: ‘Chi si candida si impegna a non agire mai in conflitto di interessi’. Daniela Santanché, ha ricordato la parlamentare, è una “ministra accusata di truffa aggravata usando anche i fondi Covid nel periodo più grave che ha affrontato il Paese”. Quindi Appendino ha fatto un elenco di accuse contro il governo: da Sgarbi che “si è dimesso solo perché l’opposizione ha fatto sentire la sua voce”, al “super stipendio di Brunetta per affossare il reddito di cittadinanza”. Quindi, la deputata del M5s, ha citato in Aula la frase-insulto che Santanchè rivolse “ad un padre di famiglia che non riusciva ad arrivare alla fine del mese” e che percepiva il reddito di cittadinanza per poi attaccare direttamente la ministra: “Lei ha preferito a scappare dall’Aula, ha preferito nascondersi. Spero comunque che dalla tana in cui si è nascosta stia seguendo questo dibattito in Aula. E allora abbia un sussulto di dignità. Si dimetta. Lo faccia per rispetto dell’Italia e degli italiani”. In difesa della ministra è intervenuta la sottosegretaria Siracusano: “Sento il dovere di intervenire”, ha detto, “perché alcune questioni poste in questo dibattito, anche alcuni toni utilizzati non fanno onore al Parlamento, non accrescono l’onore del Parlamento, perché la tanto invocata separazione dei poteri, che è un principio assoluto e importante, non può essere utilizzata a intermittenza secondo la convenienza di parte. La tanto invocata separazione dei poteri dovrebbe indurre il Parlamento a rispettare il lavoro della magistratura, nel silenzio, con sobrietà. Quindi anticipare i processi, ed è questo quello che ho sentito fare in quest’aula oggi, non significa rispettare il lavoro della magistratura”. E addirittura Siracusano ha azzardato: “Questa tipologia di dibattito nell’Aula parlamentare può costituire un pericoloso precedente perché rischia di attribuire alla magistratura una funzione che non è della magistratura, quella di comporre e scomporre i governi. E non credo neanche che la magistratura vuole che le sia attribuita questa funzione”. Per le opposizioni ha parlato anche la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti, annunciando il voto a favore per la mozione di sfiducia. La parlamentare ha messo sotto accusa i guadagni che “sono stati fatti” anche a “scapito dei dipendenti”. Quindi, ha chiesto alla Santanché di dimettersi e di mostrare “almeno un po’” “un cenno di comprensione” e “di pudore”. “Ecco la scomparsa di quel pudore è il manifesto politico non solo di quella persona”, cioè Daniela Santanché, “ma di tutta la destra”, ha concluso. L'articolo La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura” proviene da Il Fatto Quotidiano.

[Italy] 🌎 https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/03/la-camera-discute-le-mozioni-di-sfiducia-a-santanche-e-salvini-senza-i-ministri/7499798/ [🧠] [v2] article_embedding_description: {:llm_project_id=>"Unavailable", :llm_dimensions=>nil, :article_size=>6838, :llm_embeddings_model_name=>"textembedding-gecko"}
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Title: La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura”
Summary: La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito […]
L'articolo La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla cassa integrazione Covid della società Visibilia, e la ministra non si è presentata davanti a Montecitorio per la difesa. Per l’esecutivo ha parlato la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che è arrivata a chiedere al Parlamento di “rispettare la magistratura”. Ora bisognerà capire quando ci sarà il voto: il centrodestra vorrebbe chiedere l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula della Camera e mettere al voto, subito dopo l’esame della proposta di legge sui teatri storici, le due mozioni di sfiducia contro i ministri in modo da “chiudere il capitolo” entro oggi.
Il dibattito sul caso Santanché – Contro la ministra del Turismo è intervenuta la deputata M5s Chiara Appendino: “Daniela Santanché decide per i suoi interessi o per quelli dell’Italia?”, ha detto annunciando il voto a favore della mozione di sfiducia. Ma “la sua vicenda non è solo giudiziaria. E’ politica. Per voi serve aspettare il rinvio a giudizio di una ministra che ha mentito davanti al Parlamento? Per voi la dignità non esiste”, ha aggiunto la deputata rivolgendosi ai banchi del centrodestra e ricordando che: ‘Chi si candida si impegna a non agire mai in conflitto di interessi’. Daniela Santanché, ha ricordato la parlamentare, è una “ministra accusata di truffa aggravata usando anche i fondi Covid nel periodo più grave che ha affrontato il Paese”. Quindi Appendino ha fatto un elenco di accuse contro il governo: da Sgarbi che “si è dimesso solo perché l’opposizione ha fatto sentire la sua voce”, al “super stipendio di Brunetta per affossare il reddito di cittadinanza”. Quindi, la deputata del M5s, ha citato in Aula la frase-insulto che Santanchè rivolse “ad un padre di famiglia che non riusciva ad arrivare alla fine del mese” e che percepiva il reddito di cittadinanza per poi attaccare direttamente la ministra: “Lei ha preferito a scappare dall’Aula, ha preferito nascondersi. Spero comunque che dalla tana in cui si è nascosta stia seguendo questo dibattito in Aula. E allora abbia un sussulto di dignità. Si dimetta. Lo faccia per rispetto dell’Italia e degli italiani”. 

In difesa della ministra è intervenuta la sottosegretaria Siracusano: “Sento il dovere di intervenire”, ha detto, “perché alcune questioni poste in questo dibattito, anche alcuni toni utilizzati non fanno onore al Parlamento, non accrescono l’onore del Parlamento, perché la tanto invocata separazione dei poteri, che è un principio assoluto e importante, non può essere utilizzata a intermittenza secondo la convenienza di parte. La tanto invocata separazione dei poteri dovrebbe indurre il Parlamento a rispettare il lavoro della magistratura, nel silenzio, con sobrietà. Quindi anticipare i processi, ed è questo quello che ho sentito fare in quest’aula oggi, non significa rispettare il lavoro della magistratura”. E addirittura Siracusano ha azzardato: “Questa tipologia di dibattito nell’Aula parlamentare può costituire un pericoloso precedente perché rischia di attribuire alla magistratura una funzione che non è della magistratura, quella di comporre e scomporre i governi. E non credo neanche che la magistratura vuole che le sia attribuita questa funzione”.
Per le opposizioni ha parlato anche la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti, annunciando il voto a favore per la mozione di sfiducia. La parlamentare ha messo sotto accusa i guadagni che “sono stati fatti” anche a “scapito dei dipendenti”. Quindi, ha chiesto alla Santanché di dimettersi e di mostrare “almeno un po’” “un cenno di comprensione” e “di pudore”. “Ecco la scomparsa di quel pudore è il manifesto politico non solo di quella persona”, cioè Daniela Santanché, “ma di tutta la destra”, ha concluso.
L'articolo La Camera discute le mozioni di sfiducia a Santanché e Salvini (senza i ministri). Il governo: “L’Aula rispetti la magistratura” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Author: F. Q.
PublishedDate: 2024-04-03
Category: Italy
NewsPaper: Il Fatto
Tags: Politica, Daniela Santanchè, Mozione di Sfiducia
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La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito […]

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La Camera ha iniziato la discussione della mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanché. E tra stasera e domani affronterà invece quella contro il collega leghista Matteo Salvini. Non solo l’Aula era semivuota, ma anche i banchi del governo: Fdi, come ricostruito dal Fatto quotidiano, ha silenziato Santanché, indagata per truffa all’Inps nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla cassa integrazione Covid della società Visibilia, e la ministra non si è presentata davanti a Montecitorio per la difesa. Per l’esecutivo ha parlato la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che è arrivata a chiedere al Parlamento di “rispettare la magistratura”. Ora bisognerà capire quando ci sarà il voto: il centrodestra vorrebbe chiedere l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula della Camera e mettere al voto, subito dopo l’esame della proposta di legge sui teatri storici, le due mozioni di sfiducia contro i ministri in modo da “chiudere il capitolo” entro oggi.

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Il dibattito sul caso Santanché – Contro la ministra del Turismo è intervenuta la deputata M5s Chiara Appendino: “Daniela Santanché decide per i suoi interessi o per quelli dell’Italia?”, ha detto annunciando il voto a favore della mozione di sfiducia. Ma “la sua vicenda non è solo giudiziaria. E’ politica. Per voi serve aspettare il rinvio a giudizio di una ministra che ha mentito davanti al Parlamento? Per voi la dignità non esiste”, ha aggiunto la deputata rivolgendosi ai banchi del centrodestra e ricordando che: ‘Chi si candida si impegna a non agire mai in conflitto di interessi’. Daniela Santanché, ha ricordato la parlamentare, è una “ministra accusata di truffa aggravata usando anche i fondi Covid nel periodo più grave che ha affrontato il Paese”. Quindi Appendino ha fatto un elenco di accuse contro il governo: da Sgarbi che “si è dimesso solo perché l’opposizione ha fatto sentire la sua voce”, al “super stipendio di Brunetta per affossare il reddito di cittadinanza”. Quindi, la deputata del M5s, ha citato in Aula la frase-insulto che Santanchè rivolse “ad un padre di famiglia che non riusciva ad arrivare alla fine del mese” e che percepiva il reddito di cittadinanza per poi attaccare direttamente la ministra: “Lei ha preferito a scappare dall’Aula, ha preferito nascondersi. Spero comunque che dalla tana in cui si è nascosta stia seguendo questo dibattito in Aula. E allora abbia un sussulto di dignità. Si dimetta. Lo faccia per rispetto dell’Italia e degli italiani”.

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In difesa della ministra è intervenuta la sottosegretaria Siracusano: “Sento il dovere di intervenire”, ha detto, “perché alcune questioni poste in questo dibattito, anche alcuni toni utilizzati non fanno onore al Parlamento, non accrescono l’onore del Parlamento, perché la tanto invocata separazione dei poteri, che è un principio assoluto e importante, non può essere utilizzata a intermittenza secondo la convenienza di parte. La tanto invocata separazione dei poteri dovrebbe indurre il Parlamento a rispettare il lavoro della magistratura, nel silenzio, con sobrietà. Quindi anticipare i processi, ed è questo quello che ho sentito fare in quest’aula oggi, non significa rispettare il lavoro della magistratura”. E addirittura Siracusano ha azzardato: “Questa tipologia di dibattito nell’Aula parlamentare può costituire un pericoloso precedente perché rischia di attribuire alla magistratura una funzione che non è della magistratura, quella di comporre e scomporre i governi. E non credo neanche che la magistratura vuole che le sia attribuita questa funzione”.

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Per le opposizioni ha parlato anche la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti, annunciando il voto a favore per la mozione di sfiducia. La parlamentare ha messo sotto accusa i guadagni che “sono stati fatti” anche a “scapito dei dipendenti”. Quindi, ha chiesto alla Santanché di dimettersi e di mostrare “almeno un po’” “un cenno di comprensione” e “di pudore”. “Ecco la scomparsa di quel pudore è il manifesto politico non solo di quella persona”, cioè Daniela Santanché, “ma di tutta la destra”, ha concluso.

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