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Si intitola &#8220;Dal latte materno veniamo&#8221; la statua della scultrice Vera Omodeo che sta innescando un caso politico a Milano. La commissione comunale che ha il compito di valutare la posa di opere d’arte negli spazi pubblici, infatti, ha dato parere negativo alla collocazione in piazza Duse &#8211; nella zona di Porta Venezia &#8211; dell&#8217;opera, una raffigurazione in bronzo di una donna che allatta il suo bambino, perché non rappresenterebbe &#8220;valori condivisibili da tutti i cittadini e cittadine&#8221;. Per protestare contro la decisione, il 6 aprile un gruppo di madri in allattamento ha tenuto un flashmob nella piazza che avrebbe dovuto ospitare la statua, intitolata e donata al Comune dai figli dell&#8217;artista, scomparsa nel 2023.
Il diniego è stato criticato dallo stesso sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala: &#8220;C&#8217;è una commissione che non risponde a me ma chiederò alla commissione stessa di riesaminare la questione, perlomeno ascoltando il mio giudizio perché non penso che urti alcuna sensibilità&#8220;, ha spiegato a margine della presentazione della Art Week. &#8220;Non voglio entrare nella logica della collocazione da una parte o dall’altra, lascio all’assessore alla Culturadi fare proposte, non so se sia la collocazione giusta, se ci sono altre idee. Però chiederò alla commissione di riesaminare, mi sembra un po&#8217; una forzatura sostenere che non risponda a una sensibilità universale&#8221;, aggiunge.
Un&#8217;opinione condivisa dall&#8217;assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi: &#8220;Non mi sembra che sia un’opera che possa dare in qualche modo adito a qualcosa di offensivo nei confronti di nessuno. Io non mi sostituisco a una valutazione che è stata fatta ma l&#8217;opera l’abbiamo vista insieme al sindaco e conosco l’artista, non era una novità. È una figura femminile che allatta, valuteremo come dare una collocazione a quest’opera. Da parte mia e dell’amministrazione non c&#8217;è la volontà di offendere o sminuire quella che è una proposta generosa, in memoria di un’artista che conosciamo e valuteremo con grande attenzione&#8221;, ha spiegato.
Nel frattempo però la Regione a guida leghista si offre di trovare una collocazione alternativa: &#8220;L&#8217;immagine della donna che allatta il figlio fa parte della nostra cultura identitaria e non può in alcun modo offendere la sensibilità delle persone. Regione Lombardia è e sarà sempre aperta a iniziative che valorizzino la cultura e l’arte in ogni sua forma e si rende disponibile, qualora il Comune non trovasse un luogo idoneo, ad ospitare l&#8217;opera&#8221; dichiara in una nota l’assessora alla Cultura Francesca Caruso. &#8220;È bizzarro e incomprensibile sostenere che tale decisione sarebbe motivata dal fatto che l’opera &#8220;non risponda alla sensibilità universale&#8221;. L’allattamento è simbolo della maternità e di una sacralità che la storia dell’arte nel corso dei secoli ha saputo rappresentare con diversi capolavori&#8221; ha aggiunto Caruso, auspicando che il Comune &#8220;possa fare una giusta valutazione&#8221;.
L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/07/milano-il-comune-dice-no-alla-statua-di-una-donna-che-allatta-valori-non-condivisibili-sala-chiedero-di-riesaminare-la-questione/7504387/">Milano, il Comune dice no alla statua di una donna che allatta: &#8220;Valori non condivisibili&#8221;. Sala: &#8220;Chiederò di riesaminare la questione&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.

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author: F. Q.
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 Si intitola &#8220;Dal latte materno veniamo&#8221; la statua della scultrice Vera Omodeo che sta innescando un caso politico a Milano. La commissione comunale che ha il compito di valutare la posa di opere d’arte negli spazi pubblici, infatti, ha dato parere negativo alla collocazione in piazza Duse &#8211; nella zona di Porta Venezia &#8211; dell&#8217;opera, una raffigurazione in bronzo di una donna che allatta il suo bambino, perché non rappresenterebbe &#8220;valori condivisibili da tutti i cittadini e cittadine&#8221;. Per protestare contro la decisione, il 6 aprile un gruppo di madri in allattamento ha tenuto un flashmob nella piazza che avrebbe dovuto ospitare la statua, intitolata e donata al Comune dai figli dell&#8217;artista, scomparsa nel 2023.
 Il diniego è stato criticato dallo stesso sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala: &#8220;C&#8217;è una commissione che non risponde a me ma chiederò alla commissione stessa di riesaminare la questione, perlomeno ascoltando il mio giudizio perché non penso che urti alcuna sensibilità&#8220;, ha spiegato a margine della presentazione della Art Week. &#8220;Non voglio entrare nella logica della collocazione da una parte o dall’altra, lascio all’assessore alla Culturadi fare proposte, non so se sia la collocazione giusta, se ci sono altre idee. Però chiederò alla commissione di riesaminare, mi sembra un po&#8217; una forzatura sostenere che non risponda a una sensibilità universale&#8221;, aggiunge.
 Un&#8217;opinione condivisa dall&#8217;assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi: &#8220;Non mi sembra che sia un’opera che possa dare in qualche modo adito a qualcosa di offensivo nei confronti di nessuno. Io non mi sostituisco a una valutazione che è stata fatta ma l&#8217;opera l’abbiamo vista insieme al sindaco e conosco l’artista, non era una novità. È una figura femminile che allatta, valuteremo come dare una collocazione a quest’opera. Da parte mia e dell’amministrazione non c&#8217;è la volontà di offendere o sminuire quella che è una proposta generosa, in memoria di un’artista che conosciamo e valuteremo con grande attenzione&#8221;, ha spiegato.
 Nel frattempo però la Regione a guida leghista si offre di trovare una collocazione alternativa: &#8220;L&#8217;immagine della donna che allatta il figlio fa parte della nostra cultura identitaria e non può in alcun modo offendere la sensibilità delle persone. Regione Lombardia è e sarà sempre aperta a iniziative che valorizzino la cultura e l’arte in ogni sua forma e si rende disponibile, qualora il Comune non trovasse un luogo idoneo, ad ospitare l&#8217;opera&#8221; dichiara in una nota l’assessora alla Cultura Francesca Caruso. &#8220;È bizzarro e incomprensibile sostenere che tale decisione sarebbe motivata dal fatto che l’opera &#8220;non risponda alla sensibilità universale&#8221;. L’allattamento è simbolo della maternità e di una sacralità che la storia dell’arte nel corso dei secoli ha saputo rappresentare con diversi capolavori&#8221; ha aggiunto Caruso, auspicando che il Comune &#8220;possa fare una giusta valutazione&#8221;.
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 Si intitola &#8220;Dal latte materno veniamo&#8221; la statua della scultrice Vera Omodeo che sta innescando un caso politico a Milano. La commissione comunale che ha il compito di valutare la posa di opere d’arte negli spazi pubblici, infatti, ha dato parere negativo alla collocazione in piazza Duse &#8211; nella zona di Porta Venezia &#8211; dell&#8217;opera, [&#8230;]
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