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<p>L’esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia di Gaza, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. Solo la Brigata Nahal, spiegano i media locali, è rimasta sul posto con il compito di tenere in sicurezza il cosiddetto ‘Corridoio Netzarim‘ che attraversa la Striscia, lungo la […]</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/07/gaza-israele-ritira-tutte-le-truppe-di-terra-dal-sud-della-striscia-gallant-pronti-a-ogni-scenario-contro-liran/7504388/">Gaza, Israele ritira tutte le truppe di terra dal sud della Striscia. Gallant: “Pronti a ogni scenario contro l’Iran”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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<p>L’<strong>esercito israeliano</strong> ha annunciato di aver <strong>ritirato tutte le truppe di terra</strong> combattenti dal <strong>sud della Striscia di Gaza</strong>, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. Solo la <strong>Brigata</strong> <strong>Nahal</strong>, spiegano i media locali, è rimasta sul posto con il compito di tenere in sicurezza il cosiddetto ‘<strong>Corridoio Netzarim</strong>‘ che attraversa la Striscia, lungo la costa dal confine nord, nei pressi del kibbutz <strong>Beeri</strong>, fino al sud. Tel Aviv non ha ancora spiegato le ragioni di questa mossa. Ma è inevitabile ipotizzare un collegamento con <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/06/israele-e-stati-uniti-in-massimo-allerta-cnn-e-nyt-liran-sta-preparando-un-attacco-biden-teme-una-rapida-escalation/7503698/">gli <strong>allarmi</strong> lanciati da <strong>Washington</strong>: gli <strong>Stati Uniti</strong> si stanno preparando attivamente a un attacco “significativo” da parte dell’Iran su obiettivi israeliani – ma anche americani – nella regione</a>.</p> <p>“L’apparato della Difesa ha completato<strong> i preparativi di risposta</strong> in caso di qualsiasi <strong>scenario</strong> che si possa sviluppare con l’<strong>Iran</strong>“, ha detto proprio in queste ore <strong>Yoav</strong> <strong>Gallant</strong>. La dichiarazione del m<strong>inistro della Difesa israeliano</strong> è arrivata in seguito ad una valutazione con il capo della direzione delle operazioni dell’esercito, generale <strong>Oded</strong> <strong>Basiuk</strong>, e il capo della direzione dell’intelligence militare, generale <strong>Aharon Haliva</strong>. Sono ritenute concrete le minacce di una reazione da parte di Teheran per <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/nuovi-raid-di-israele-in-siria-almeno-6-morti-a-damasco-iran-colpito-edificio-della-nostra-ambasciata/7498092/">il <strong>raid israeliano</strong> sul <strong>consolato iraniano</strong> a <strong>Damasco</strong> in cui è stato ucciso il comandante delle Guardie della rivoluzione islamica in Siria, insieme ad altri cinque ufficiali</a>.</p> <p>Per gli alti funzionari americani, la rappresaglia di Teheran è ormai “<strong>inevitabile</strong>“. Un’opinione condivisa dalla controparte israeliana – che da giorni si prepara al peggio, richiamando i riservisti e chiudendo diverse ambasciate nel mondo, come a Roma – ed esplicitata chiaramente dal capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane <strong>Mohammad</strong> <strong>Bagheri</strong>: “La vendetta dell’Iran è inevitabile e sarà Teheran a decidere come e quando effettuare l’operazione”, ha detto durante i funerali di un alto ufficiale ucciso a Damasco, <strong>Mohmmad Reza Zahedi</strong>, comandante di un’unità d’élite dei pasdaran responsabile delle operazioni esterne dell’Iran.</p> <p>Sui tempi, le forze d’intelligence americane avvalorano la tesi di un attacco “probabilmente <strong>entro la fine del Ramadan</strong>“, che termina <strong>martedì</strong>, specificando che potrebbe avvenire con l’uso di <strong>droni</strong> e<strong> missili da crociera</strong>. Mentre si rincorrono le ipotesi, il come e il quando tengono col fiato sospeso Israele e Usa. Finora a dare man forte ad Hamas negli attacchi a Israele erano state solo le forze ‘ombrà degli <strong>Hezbollah</strong> libanesi e degli <strong>Houthi</strong> dallo Yemen. Ma “la svolta” – così definita dal leader dei miliziani del Partito di Dio Hasan Nasrallah – dell’attacco al consolato iraniano in Siria potrebbe aver convinto l’Iran a sferrare un attacco diretto allo Stato ebraico. Sarebbe lo <strong>scenario peggiore</strong> al quale si sta preparando l’<strong>amministrazione Biden</strong>: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/">si tradurrebbe infatti in una <strong>rapida escalation</strong> che potrebbe portare la<strong> guerra di Gaza</strong> a trasformarsi in un conflitto regionale più ampio</a>. Qualcosa che Biden ha cercato di evitare a lungo, in questi mesi di guerra in Medio Oriente e di tensioni tra gli Stati arabi, l’Iran e Israele.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Unicef: “Uccisi oltre 13mila bambini”</strong></span><br /> Il tutto mentre oggi, domenica 7 aprile, sono passati esattamente <strong>6 mesi</strong> dall’inizio della <strong>guerra di Israele a Gaza</strong> dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. E c’è una popolazione, quella della Striscia, che continua a morire non solo per le bombe ma anche per la fame e la sete. “La guerra a Gaza ha <strong>ucciso oltre 13.000 bambini</strong> e ne ha feriti molti di più. In rovina case, scuole e ospedali. Uccisi insegnanti, medici e umanitari. La <strong>carestia</strong> è <strong>imminente</strong>. Il livello e la velocità della distruzione sono sconvolgenti. I bambini hanno bisogno di <strong>un cessate il fuoco ora</strong>“, scrive su X la direttrice generale dell’<strong>Unicef</strong> <strong>Catherine</strong> <strong>Russell</strong>, a proposito dei bambini di Gaza. “I due bambini ancora in ostaggio a Gaza, <strong>Kfir</strong> e <strong>Ariel</strong>, devono ancora essere rilasciati – comunica sempre L’Unicef – Sono passati più di 180 giorni di angoscia per gli ostaggi e le famiglie. I bambini hanno perso i familiari e mancano loro i genitori e i loro cari ancora in ostaggio. Tutti gli <strong>ostaggi</strong> <strong>devono essere rilasciati ora</strong>“.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/07/gaza-israele-ritira-tutte-le-truppe-di-terra-dal-sud-della-striscia-gallant-pronti-a-ogni-scenario-contro-liran/7504388/">Gaza, Israele ritira tutte le truppe di terra dal sud della Striscia. Gallant: “Pronti a ogni scenario contro l’Iran”</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
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Solo la <strong>Brigata</strong> <strong>Nahal</strong>, spiegano i media locali, è rimasta sul posto con il compito di tenere in sicurezza il cosiddetto ‘<strong>Corridoio Netzarim</strong>‘ che attraversa la Striscia, lungo la costa dal confine nord, nei pressi del kibbutz <strong>Beeri</strong>, fino al sud. Tel Aviv non ha ancora spiegato le ragioni di questa mossa. Ma è inevitabile ipotizzare un collegamento con <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/06/israele-e-stati-uniti-in-massimo-allerta-cnn-e-nyt-liran-sta-preparando-un-attacco-biden-teme-una-rapida-escalation/7503698/">gli <strong>allarmi</strong> lanciati da <strong>Washington</strong>: gli <strong>Stati Uniti</strong> si stanno preparando attivamente a un attacco “significativo” da parte dell’Iran su obiettivi israeliani – ma anche americani – nella regione</a>.</p> <p>“L’apparato della Difesa ha completato<strong> i preparativi di risposta</strong> in caso di qualsiasi <strong>scenario</strong> che si possa sviluppare con l’<strong>Iran</strong>“, ha detto proprio in queste ore <strong>Yoav</strong> <strong>Gallant</strong>. La dichiarazione del m<strong>inistro della Difesa israeliano</strong> è arrivata in seguito ad una valutazione con il capo della direzione delle operazioni dell’esercito, generale <strong>Oded</strong> <strong>Basiuk</strong>, e il capo della direzione dell’intelligence militare, generale <strong>Aharon Haliva</strong>. Sono ritenute concrete le minacce di una reazione da parte di Teheran per <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/01/nuovi-raid-di-israele-in-siria-almeno-6-morti-a-damasco-iran-colpito-edificio-della-nostra-ambasciata/7498092/">il <strong>raid israeliano</strong> sul <strong>consolato iraniano</strong> a <strong>Damasco</strong> in cui è stato ucciso il comandante delle Guardie della rivoluzione islamica in Siria, insieme ad altri cinque ufficiali</a>.</p> <p>Per gli alti funzionari americani, la rappresaglia di Teheran è ormai “<strong>inevitabile</strong>“. Un’opinione condivisa dalla controparte israeliana – che da giorni si prepara al peggio, richiamando i riservisti e chiudendo diverse ambasciate nel mondo, come a Roma – ed esplicitata chiaramente dal capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane <strong>Mohammad</strong> <strong>Bagheri</strong>: “La vendetta dell’Iran è inevitabile e sarà Teheran a decidere come e quando effettuare l’operazione”, ha detto durante i funerali di un alto ufficiale ucciso a Damasco, <strong>Mohmmad Reza Zahedi</strong>, comandante di un’unità d’élite dei pasdaran responsabile delle operazioni esterne dell’Iran.</p> <p>Sui tempi, le forze d’intelligence americane avvalorano la tesi di un attacco “probabilmente <strong>entro la fine del Ramadan</strong>“, che termina <strong>martedì</strong>, specificando che potrebbe avvenire con l’uso di <strong>droni</strong> e<strong> missili da crociera</strong>. Mentre si rincorrono le ipotesi, il come e il quando tengono col fiato sospeso Israele e Usa. Finora a dare man forte ad Hamas negli attacchi a Israele erano state solo le forze ‘ombrà degli <strong>Hezbollah</strong> libanesi e degli <strong>Houthi</strong> dallo Yemen. Ma “la svolta” – così definita dal leader dei miliziani del Partito di Dio Hasan Nasrallah – dell’attacco al consolato iraniano in Siria potrebbe aver convinto l’Iran a sferrare un attacco diretto allo Stato ebraico. Sarebbe lo <strong>scenario peggiore</strong> al quale si sta preparando l’<strong>amministrazione Biden</strong>: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/02/negata-linviolabilita-delle-sedi-diplomatiche-il-raid-disraele-a-damasco-e-quasi-senza-precedenti-cosi-si-rischia-unaltra-escalation/7499165/">si tradurrebbe infatti in una <strong>rapida escalation</strong> che potrebbe portare la<strong> guerra di Gaza</strong> a trasformarsi in un conflitto regionale più ampio</a>. Qualcosa che Biden ha cercato di evitare a lungo, in questi mesi di guerra in Medio Oriente e di tensioni tra gli Stati arabi, l’Iran e Israele.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Unicef: “Uccisi oltre 13mila bambini”</strong></span><br /> Il tutto mentre oggi, domenica 7 aprile, sono passati esattamente <strong>6 mesi</strong> dall’inizio della <strong>guerra di Israele a Gaza</strong> dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. E c’è una popolazione, quella della Striscia, che continua a morire non solo per le bombe ma anche per la fame e la sete. “La guerra a Gaza ha <strong>ucciso oltre 13.000 bambini</strong> e ne ha feriti molti di più. In rovina case, scuole e ospedali. Uccisi insegnanti, medici e umanitari. La <strong>carestia</strong> è <strong>imminente</strong>. Il livello e la velocità della distruzione sono sconvolgenti. I bambini hanno bisogno di <strong>un cessate il fuoco ora</strong>“, scrive su X la direttrice generale dell’<strong>Unicef</strong> <strong>Catherine</strong> <strong>Russell</strong>, a proposito dei bambini di Gaza. “I due bambini ancora in ostaggio a Gaza, <strong>Kfir</strong> e <strong>Ariel</strong>, devono ancora essere rilasciati – comunica sempre L’Unicef – Sono passati più di 180 giorni di angoscia per gli ostaggi e le famiglie. I bambini hanno perso i familiari e mancano loro i genitori e i loro cari ancora in ostaggio. Tutti gli <strong>ostaggi</strong> <strong>devono essere rilasciati ora</strong>“.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/07/gaza-israele-ritira-tutte-le-truppe-di-terra-dal-sud-della-striscia-gallant-pronti-a-ogni-scenario-contro-liran/7504388/">Gaza, Israele ritira tutte le truppe di terra dal sud della Striscia. 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